

L’azione A1 è pertinente alla gestione amministrativa e finanziaria del progetto.
In ambito amministrativo, all’A1 compete quanto segue: porre la base per la coordinazione delle attività e l’interazione tra i partner; stabilire e mantenere i collegamenti tra i partner di progetto e la Commissione Europea.
La gestione tecnica sarà responsabile del monitoraggio del progresso degli esiti delle attività del progetto, con particolare enfasi sui traguardi fondamentali (milestone) del progetto e ai prodotti (deliverable).
Protocollo M1, Tempistica M6: analisi e certificati laboratorio con indicatori caratteristiche chimico,fisiche, biochimiche e microbiologiche sito ante intervento con metodologia di carotaggio di una maglia di campionamento di 75X75 m sull’intera area e piano quotato della superficie. Determinazione quantitativo terre e rifiuti necessari, spessore terreno e specie vegetali idonee. Indicatori quantitativi: 120.000 m3 terre, spessore terreno profondità utile radici 40 cm.
Protocollo M2, Tempistica M8: analisi e certificati laboratorio su terre e rifiuti con metodologia di analisi sul tal quale, test di cessione, test fitotossicità e analisi agronomiche. Indicatore: compatibilità ambientale ed agronomica terre e rifiuti.
Protocollo M3, Tempistica M9: relazione inerente terre e rifiuti compatibili. Metodologia: suddivisione principali categorie di suolo (argilloso; limoso; sabbioso) e categorie di rifiuti. Indicatore: localizzazione provenienza 50 rifiuti differenti, localizzazione provenienza terre.
Protocollo M4, Tempistica M12: conferimento matrici produzione terre ricostituite.Metodologia: trasporto matrici in sito intervento. Indicatori: documenti trasporto, cumuli matrici principali (terra scotico sito, terre o materiale assimilabile,rifiuti)
Protocollo M5, Tempistica M24, M36, M48, M50: avanzamento lotti terreno trattati. Metodologia: rilievi fotografici. Indicatore: diminuzione area terreno da trattare.
Protocollo M6, Tempistica M24, M36, M48: analisi e certificati laboratorio evoluzione terre ricostituite. Metodologia: Analisi pedo-agronomiche, tecniche di fatturazione, prova di taglio diretto, resistenza misurata all’avanzamento della punta conica, momento resistente alla rotazione di una paletta, densità apparente (metodo della fustella e metodo dello scavo), osservazioni e microfotografie al microscopio ed analisi delle immagini di sezioni sottili di campioni indisturbati di suolo, ciclo del carbonio, stabilità della struttura del terreno, macro e la microporosità e microfotografie. Indicatori: capacità scambio cationico meq/100g 25-50, contenuto carbonio organico 1,8g/kg, rapporto carbonio azoto 15-20, spessore terreno fertile 80-100 cm.
Protocollo M7, Tempistica M36, M48, M60: monitoraggio sviluppo specie. Metodologia: analisi e rilievi fotografici. Indicatore: aumento specie.
Protocollo M8, Tempistica M60: metodologia applicata ai diversi lotti con differenti attecchimenti. Indicatore: relazione scritta.
Come richiesto dal regolamento LIFE +, il coordinatore M.c.m e i partner nomineranno dei revisori contabili esterni indipendenti con il compito di relazione di audit dei conti del progetto e di verifica dei rendiconti inviati certificando la conformità alle disposizioni Life+ negli inception report in cui viene richiesto il pagamento intermedio e nella relazione finale di progetto per il pagamento finale.
Un sito web del progetto sarà creato sotto la responsabilità di M.c.m. Il sito sarà diviso in due aree: pubblica e riservata.
L’Area Pubblica conterrà la presentazione del progetto, la descrizione del Consorzio, i documenti scaricabili relativi al progetto (recensioni stampa, newsletter, risultati pubblici). Inoltre, la sezione pubblica conterrà un'area dedicata a tutti gli eventi ed attività organizzate dai partner, che potrebbero essere di interesse per il pubblico prescelto (seminari, conferenze, fiere etc).
L’Area Privata sarà accessibile solo ai partner del progetto mediante l’inserimento delle rispettive credenziali. Conterrà documenti e informazioni relative al progetto circa le attività interne e rapporti.
Il sito sarà linkato anche ai siti dei partecipanti M.c.m, UCSC, Provincia di Piacenza e Comune di Piacenza.
Il sito sarà finalizzato al monitoraggio del progetto con descrizione dello stesso, dettagli informativi relative, documentazione progressi, sviluppi ed aggiornamento visivo dell’evoluzione mediante cartografie di dettaglio, fotografie e video. Il sito verrà aggiornato e mantenuto ciclicamente durante tutto il progetto.
Filmati: panoramiche cantiere, panoramiche lotti con particolare attenzione all’evoluzione della colonizzazione delle entità biotiche nei lotti, queste ultime verranno associate a fotografie sulle specie individuate e loro correlazione nel contesto dell’ecosistema, fotografie di sezioni sottili del suolo, grafici sulle misurazioni termiche, grafici di andamento dei principali parametri oggetto di studio, esposizione di alcune procedure analitiche e di campionamento rigorosamente seguite a norma. Tutti i filmati e le immagini avranno il logo Life +
Cartografie: cartografie dell’area in relazione agli stati di avanzamento, collegati con fotografie riguardanti la struttura del terreno ricostituito.
Si cercherà di estendere l’attenzione al sito grazie alla multidisciplinarità dell’intervento coinvolgendo argomenti relativi ad esempio: pedologia, degrado del suolo, tutela del suolo, agronomia, botanica, chimica ambientale, microbiologia ambientale, ecologia industriale, ecologia agraria, rifiuti recuperabili e altre voci correlabili al fine di estendere l’interesse.
Il sito verrà aggiornato e mantenuto ciclicamente durante tutto il progetto. Si attende che il sito risulti consultato tanto da soggetti interessati alla metodica in ambito Europeo, quanto dalla cittadinanza locale.
Partecipazioni a riunioni della Commissione Europea e del Ministero dell’Ambiente Italiano e agli eventi ed esposizioni del programma LIFE + in cui si possono instaurare relazioni con altri progetti LIFE+.
Creazione di un piano di comunicazione successivo alla relazione finale, che illustri come proseguiranno le attività di diffusione e comunicazione dei risultati.
La difffusione e la presa di coscienza dei partner sono fattori determinanti per l’accettazione ed un’introduzione positiva del progetto .
Il piano di diffusione del progetto prevede ha l’obiettivo di diffondere i concetti e le soluzioni del progetto.
Si seguirà un approccio multidimensionale con l’obiettivo di raggiungere tutte le parti interessate: cittadini, ambientalisti, istituzioni pubbliche e politiche, industria, comunità scientifica.
Nello specifico il Comune prevede la collaborazione del proprio dipartimeno CEA (Centro di Educazione Ambientale), specializzato nel servizio di documentazione e informazione legato alla divulgazione di esperienze di progetti sui temi dell’educazione ambientale.
Si prevede di coinvolgere studenti delle scuole elementari nella fase di piantumazione delle specie arboree.
Con la suddetta azione si intende coinvolgere il numero maggiore di cittadini e renderli partecipi della restitutizione e fruibilità di una parte del territorio.
L’azione preparatoria in oggetto ad opera di M.c.m si rende indispensabile per:
- la stesura delle relazioni tecniche finalizzate alle procedure formali di screening,
- l’eventuale richiesta di procedura valutazione impatto ambientale e successiva comunicazione inizio attività;
- fornire in modo puntuale le informazioni necessarie ad un intervento più mirato possibile sullo spessore di suolo recuperabile;
- acquisire parametri sulle caratteristiche chimico ambientali ed agronomiche di dettaglio del terreno presente in sito da riutilizzare;
- indicare gli spessori di terreno da realizzare al fine di consentire una radicazione ottimale dei vegetali;
- determinare i quantitativi esatti di materiale necessario all’intervento.
Methods employed:
Campionamenti multipli a percussione in fustella, rilievi topografici mediante gps, piano quotato dell’area, relazione tecnica geologica, rilevamento gas interstiziali, caratterizzazione chimico-fisica del terreno e caratteristiche biochimiche e microbiologiche dello stesso.
Le metodiche di riferimento saranno: quelle ufficiali riportate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (proprietà fisiche: Supplemento Ordinario 173, 2nd September 1997; proprietà chimiche: Supplemento Ordinario 248, 21st October 1999 e proprietà biochimiche: Supplemento ordinario 61, 13 March 2004) e quelle UNI – UNICHIM – ANPA – ISPRA ed ISO.
Il numero dei campioni da sottoporre ad analisi sarà quello proveniente da una maglia di campionamento di 75 x 75 m sull’intera area (40 campioni).
I parametri sui quali verrà effettuato lo studio descriveranno le caratteristiche fisico-chimiche, pedologiche e microbiologiche del suolo presente nel sito:
Risultati attesi:
D8.1 - Elaborazione di una relazione di sintesi per ogni tipologia di suolo, con cartografia tematica dettagliata del sito, contenente i dati chimico-fisici microbiologici e pedologici georeferenziati, indice di sensibilità all’incrostamento (Ic), indici di stabilità della struttura, fattore di forma dei pori, con le relative considerazioni di tipo ambientale ed agronomico in relazione al trattamento di ricostituzione da effettuare. M6 – M.c.m.
D8.2 - Determinazione esatto quantitativo di rifiuti necessari per la produzione di terre ricostituite M6 – M.c.m.
D8.3 - Determinazione dell’esatto quantitativo di terre da cava da impiegare M6 – M.c.m.
D8.4 - Determinazione spessore di terreno da realizzare sulla base dei rilievi effettuati e
sulle specie individuate. M6 – M.c.m.
D8.5 -Creazione di un erbario documentale e didattico delle specie affermatesi sul terreno di riporto per la copertura dei rifiuti. L’erbario sarà allestito sia in forma cartacea che elettronica. M6 – UCSC
Preparazione del cantiere da parte di M.c.m in zona idonea per poter effettuare il trattamento/recupero dei rifiuti da utilizzare nella produzione delle terre ricostituite da impiegare per il recupero ambientale del suolo degradato di intervento con azioni di:
- sistemazioni strade interne e accessi;
- recinzione, cartellonistica di legge e pannelli informativi con logo Life;
- posizionamento ufficio mobile (container) con dotazione di computer e mobili e scaffalature e videocamere di sorveglianza e rilievo ingressi;
- posizionamento locale attrezzi e strumentazione di campo;
- posizionamento piazzale mediante piastre mobili di cemento armato;
- setti separatori in cemento per stoccaggio materia prima;
- collocazione serbatoi e cisterne di alimentazione mezzi; collocazione generatore energia.
L’intera area verrà recintata nelle zone accessibili dall’esterno, l’ufficio mobile verrà posizionato nel punto utile di ricevimento dei mezzi per le operazioni di registrazione, campionamento del prodotto finito e delle matrici in ingresso, registrazione dei dati di cantiere.
Verranno posizionate le videocamere di controllo sopra l’ufficio.
Il posizionamento della base di lavorazione dell’impianto verrà collocata dopo la stesura di una base di inerte stabilizzato al fine di rendere stabile l’area di lavorazione, stoccaggio e miscelazione sulla quale opererà l’impianto mobile.
Tutti i mezzi saranno collocati in zone idonee allo svolgimento delle operazioni di trattamento/recupero rifiuti:
Posizionamento impianto mobile di brevetto e proprietà M.c.m, posizionamento mezzi lavorazione e movimentazione (2 escavatori, uno acquistato da M.c.m ed uno a noleggio ed un dumper a noleggio).
Segmentazioni in lotti della superficie di intervento: si prevede di suddividere l’area (200.000 m2) in 4 lotti ognuno suddiviso in 10 sottolotti. Questa suddivisione consentirà un’analisi dettagliata delle risposte alla sperimentazione in parcellizzazioni di terreno sottoposte a differenti miscelazioni di acidi umici/fulvici, terre e fanghi da industria cartaria, fanghi da decantazione delle acque superificali per la produzione di acque potabili e o industriali, fanghi di dragaggio da dighe idroelettriche di monte, rifiuti ligno-cellulosici proveneienti dalla manutenzione del verde ornamentale, differenti matrici di gessi e limi di lavaggio degli inerti naturali al fine di identificare le percentuale più idonee in funzione delle risposte alle analisi alla riproduzione delle specie arboree e vegetali.
La disposizione delle piante viene individuata sulla base delle sperimentazioni e della collocazione delle parcelle, le specie vegetali utilizzate in questo progetto, oltre a poter essere dislocate in altre zone dell’area al termine delle osservazioni, verranno associate ad altre piante che renderanno omogenea la copertura della zona oggetto dell’intervento.
Si prevede che ultimata la prima piantumazione di 500 unità arboree in relazione al risultato ottenuto ad alla conseguente omogeneità, qualora il risultato fosse esteticamente non soddisfacente e non omogeneo, si provvederà a spese della proponente ad armonizzare l’area con le ulteriori piantumazioni necessarie.
L’azione è necessaria per la realizzazione di miscele idonee all’intervento di ripristino. L’attività di ricerca viene svolta da M.c.m presso il territorio nazionale utilizzando, in parte, la rete di contatti della società; successivamenti, presso i laboratori di M.c.m, si provvederà all’opportuna caratterizzazione dei campioni prelevati per la verifica della loro idoneità ambientale sulla base delle norme legislative D. lgs 152 2006 e D.M. 5 Febbraio 1998 per la verifica delle caratteristiche di interesse agronomico e pedologico.
Relativamente ai rifiuti compatibili con l’intervento si sottolinea che M.c.m è proprietaria di un archivio rifiuti industriali che viene implementato e aggiornato dal 1997, in tale archivio sono raccolte le informazioni, per ogni singolo rifiuto archiviato, riguardanti l’attività produttiva originaria, il quantitativo prodotto, le analisi chimiche effettuate dal nostro laboratorio o da altri laboratori di analisi, notizie bibliografiche (articoli, pubblicazioni, tesi, studi, fotografie), informazioni varie sul processo industriale e sull’industria che ha prodotto il rifiuto. Da tale archivio, sempre in fase di aggiornamento, vengono individuati i rifiuti e i loro possibili fornitori.
Sul mercato esistono altre industrie e attività produttive o di trasformazione che vengono contattate al fine di effettuare una ricerca di ulteriori fonti di possibili rifiuti interessati al progetto.
. Terre da riempimento
La ricerca delle terre compatibili con l’intervento verrà svolta su diverse attività estrattive che sono presenti nel territorio, cave di prestito, cave di terra limo-argillosa adibite generalmente al rifornimento di terre impiegate per il ripristino ambientale di cave che necessitano il ritombamento del vuoto di cava. Tali terre non dovranno essere necessariamente terreni di scotico (suoli fertili, terreno vegetale) in quanto l’intervento di produzione delle terre ricostituite oggetto del finanziamento ha nella sua missione principale quella di ricostituire e produrre suolo fertile da suoli impoveriti o sterili. La ricerca dei suoli verrà quindi sviluppata sulle cave di terra che posseggono caratteristiche granulometriche e tessiturali affini alla natura dell’intervento. Le cave oggetto di ricerca saranno le seguenti:
• Cave di terra autorizzate per l’estrazione di terreni limosi, argillosi e sabbiosi generalmente destinati ad opere di riempimento, realizzazione di sbarramenti, arginature, o alla produzione di laterizi.
• Cave di terra destinate alla realizzazione di terreni per opere di riprofilatura paesaggistica.
Questa attività di ricerca dei terre compatibili all’intervento, che procederà per tutto il corso del progetto, verrà condotta mediante sopralluoghi ai cantieri, campionamenti e caratterizzazione delle terre.
Diversi contatti sono già stati sviluppati dall’azienda nel corso delle sue attività, pertanto, la ricerca è da considerarsi già sviluppata a livello della conoscenza dei potenziali siti di approvvigionamento delle terre.
Data l’importanza del progetto risulta importante assicurare un sicuro conferimento dei materiali durante l’intero svolgimento delle attività.
. Terre di scotico
Saranno previsti possibili conferimenti di terreni originati dalle attività di scotico (asportazione dei primi strati di terreno agrario in occasione di interventi vari), tali suoli, generalmente destinati ad improptie attività di riempimento di cave, verranno conferiti all’attività di produzione terre ricostituite al fine di destinare tali terre ad una più idonea collocazione.
Questo genere di materiali si originano da attività di cantiere non prevedibili a lungo termine pertanto non possono essere previsti ne i quantitativi ne il numero di cantieri potenzialmente interessati.
. Limi prodotti dal lavaggio di inerti naturali
Questi materiali vengono prodotti dalle attività di lavaggio di ghiaie, pietrisco, sabbie prima della loro commercializzazione: sono costituiti dalle frazioni fini indesiderate (argille, frustoli vegetali, limi, sabbie fini) per le attività di produzione del calcestruzzo e delle attività di ingegneria civile in genere. Date le loro caratteristiche ne risulta importante il loro recupero sia per una idonea filosofia di riutilizzo sia per le loro caratteristiche qualitative agronomiche ed ambientali.
Le terre e il materiale assimilabile che potrebbero essere utili per la realizzazione della miscela di produzione delle terre ricostituite saranno sottoposte ad una caratterizzazione chimico-ambientale e pedologica.
Il numero di caratterizzazioni previste:
• Terre da riempimento: 20 campioni
• Terre di scotico: 40 campioni
• Limi: 16 campioni
I metodi di caratterizzazione chimico-fisici del suolo con la determinazione parametri finalizzati alla verifica della compatibilità ambientale ed agronomica che verranno usati sono:
1. Analisi sul tal quale
2. Analis test di cessione
3. Analisi agronomiche
Sui lotti verranno effettuati studi riguardanti, la stabilità della struttura del terreno la macro e la microporosità con il calcolo del fattore di forma per evidenziare la regolarità o irregolarità dei pori e la loro evoluzione nel tempo, la suscettibilità all’incrostamento
Metodologia: tecniche di fatturazione, prova di taglio diretto, resistenza misurata all’avanzamento della punta conica, momento resistente alla rotazione di una paletta, densità apparente (metodo della fustella e metodo dello scavo), osservazioni e microfotografie al microscopio ed analisi delle immagini di sezioni sottili di campioni indisturbati di suolo.
La ricerca dei rifiuti compatibili verrà sviluppata su diverse attività produttive o di servizi quali ad esempio:
• Attività di lavorazione dei materiali lapidei;
• Attività industriali dello zucchero, dell’alcol e del lievito;
• Attività dell’estrazione, lavorazione e taglio del calcare;
• Industria agroalimentare e industria laniera;
• Industrie cartarie;
• Impianti di recupero energetico di biomasse, legno e fanghi di cartiera;
• Attività di produzione dell’energia elettrica;
• Attività di manutenzione del verde pubblico e privato, aziende municipalizzate gestione rifiuti;
• Attività di produzione dell’acqua potabile e industriale;
• Attività di dragaggio corpi idrici da acque dolci (dighe, centrali idroelettriche)
• Attività di gassificazione del legno (biochar)
Ogni rifiuto deve essere sottoposto alle verifiche sul rispetto dei limiti di legge relativo ai parametri previsti al fine di decidere quali possono potenzialmente essere compresi nelle operazioni del progetto; successivamente alle verifiche di legge dovrà essere effettuato un test di fitotossicità (appositamente modificato al fine di essere rappresentativo per l’intervento) al fine di individuare la presenza di potenziali inquinanti non considerati dalla legislazione come pure per individuare la percentuale di miscelazione per la produzione delle terre ricostituite. Per individuare le caratteristiche merceologiche relative alla produzione delle terre dovranno essere previste delle analisi chimico-agronomiche utili per la decisione gestionale e produttiva.
Numero approssimativo di caratterizzazioni 50: si presume un numero di 50 differenti rifiuti coinvolti nelle operazioni, gran parte delle caratterizzazioni ambientali ed agronomiche saranno svolte nella fase iniziale in quanto molti rifiuti impiegabili sono già disponibili per essere avviati all’attività proposta, pertanto si stima un’attività di caratterizzazione iniziale su circa 30 differenti tipi di residui che potenzialmente potranno essere utilizzati per l’intervento.
L’operazione necessaria alla produzione delle terre ricostituite ed effettuata sul sito/cantiere ad opera di M.c.m è propedeutica alla produzione delle terre ricostituite predisponendo le tre matrici principali che la compongono.
Asportazione di parte del terreno di copertura presente nel sito mediante mezzi quali escavatore cingolato dotato di segnalazione dei livelli per l’asportazione del terreno alla quota determinata dai sondaggi quotati e dumper per il trasporto delle terre presso l’impianto mobile di produzione. Viene costituito un cumulo ben identificato. L’operazione viene ripetuta ciclicamente durante tutto l’intervento.
Ricevimento terre mediante mezzi di trasporto nell’area di stoccaggio realizzando un cumulo idoneo all’intervento di un numero limitato di sottolotti, in attesa di essere destinati all’alimentazione dell’impianto o di essere eventualmente premiscelati prima di essere sottoposti al trattamento. Il numero di carichi verranno gestiti sulla base delle miscelazioni dei programmi giornalieri. L’operazione viene ripetuta ciclicamente durante tutto l’intervento.
Ricevimento rifiuti mediante mezzi di trasporto provenienti dai siti di produzione nell’area di stoccaggio realizzando cumuli differenziati per matrice, in attesa di essere destinati all’alimentazione dell’impianto. Il numero di carichi verranno gestiti sulla base delle miscelazioni dei programmi giornalieri. L’operazione viene ripetuta ciclicamente durante tutto l’intervento.
Ricevimento rifiuti mediante mezzi di trasporto provenienti dai siti di produzione nell’area di stoccaggio realizzando cumuli differenziati per matrice, in attesa di essere destinati all’alimentazione dell’impianto. Il numero di carichi verranno gestiti sulla base delle miscelazioni dei programmi giornalieri. L’operazione viene ripetuta ciclicamente durante tutto l’intervento.
L’azione in oggetto è curata da M.c.m utilizzando la metodologia brevettata relativa all’impianto di produzione terre ricostituite (in conformita al D.M. 5 febbraio 1998) ed è finalizzata all’ottenimento del prodotto finito (terre ricostituite) in miscele variabili delle matrici, tutte le intere operazioni sono effettuate in modo tale da garantire la tracciabilità dei materiali che hanno dato origine al prodotto finito al fine di essere collocate nei diversi sottolotti e successivamente esaminati singolarmente.
Nell’ambito delle operazioni di cui al D.M. 5 febbraio 1998 potrà essere utilizzato l’impianto che ha già ottenuto l’autorizzazione Provinciale con Determinazione Dirigenziale n.1492 del 20/07/2010.
L’impianto viene alimentato dalle matrici conferite e descritte nelle precedenti azioni descritte e provvede alla premiscelazione, addittivazione con acidi umici/fulvici, alla disgregazione, alla successiva miscelazione e alla finale ricostituzione dell’aggregato di suolo generando il prodotto finito denominato terra ricostituta
Le miscele di alimentazione per la produzione di terre ricostituite verranno differenziate percentualmente nei vari componenti e rigorosamente tracciate al fine di poter monitorare ogni singolo sottolotto in funzione delle diverse matrici.
Queste operazioni sono da considerarsi di monitoraggio in quanto consentono la verifica della qualità ambientale ed agronomica del prodotto finito (terre ricostituite). Inoltre sono la base sulla quale verificare l’evoluzione dei materiali in campo durante tutto l’intervento (tali evoluzioni saranno legate alla tracciabilità dei cumuli in quanto ogni cumulo analizzato sarà univocamente collocato in una precisa zona georeferenziata).
Le terre ricostituite prodotte dall’impianto verranno caratterizzate prima di essere destinate al ricollocamento.
Saranno stati definiti 4 lotti, suddivisi a loro volta in 10 sottolotti da 0,5ha (5.000 m2).
Queste analisi verranno considerate come il punto di partenza per i successivi controlli analitici delle terre ricostituite collocate nei lotti.
Dall’impianto un sistema di trasporto a nastro invia il prodotto finito in un’area d’accumulo (stoccaggio) da dove la terra ricostituita viene successivamente asportata con mezzi idonei per essere successivamente collocata nell’area degradata. L’accumulo del prodotto finito è necessario per i controlli di qualità delle terre ricostituite prima di essere collocate in campo.
?Il metodo sviluppato è quello della produzione di terre ricostituite da terreni degradati – desertificati. L’azione permette un’accurato controllo della tipologia di suolo ricostituito prodotto: tale controllo consente una tracciabilità perfetta del materiale e delle sue caratteristiche chimico-fisiche e pedologiche.
?L’azione permette la sistemazione finale dell’area degradata predisponendola alla produzione agricola o naturalistica.
Risultati attesi:
D12.1 - Produzione differenti terre ricostituite M11 - M.c.m.
D12.2 - Caratterizzazione delle differenti terre ed elaborazione di una relazione di sintesi per ogni tipologia M12 - UCSC
D12.3 - Collocamento terre ricostituite M13 - M.c.m.
Successivamente alla caratterizzazione del prodotto finito saranno previste operazioni di monitoraggio volte a descrivere l’evoluzione del prodotto finito collocato in campo, le indagini interesseranno in modo particolare l’aspetto ambientale, pedologico ed agronomico; inoltre, verranno effettuati controlli specifici sulla colonizzazione dei lotti considerando gli aspetti microbiologici (batteri, alghe, funghi), sullo sviluppo delle entità biologiche vegetali spontanee. e sullo sviluppo di differenti specie arboree che verranno piantumate allo scopo di osservare l’adattabilità delle specie e offrire gli elementi a delle valutazioni applicative anche nel campo della rinaturalizzazione delle aree degradate.
Saranno collocate su ogni singolo sottolotto idonee piantumazioni con acquisto da vivai forestali.
Si prevede di coinvolgere studenti delle scuole elementari nella fase di piantumazione delle specie arboree.
Al fine di determinare sia le specie arboree idonee ed il loro costo abbiamo contattato Il Consorzio Parco Regionale Boschi di Carrega (Appartenete al circuito parchi regionali dell’Emilia Romagna) disponibile alla vendita di giovani piante a radice nuda ed alberi in zolla ed alla consulenza sulle specie appartenenti alle specie arboree ed arbustive autoctone provenienti da materiale riproduttivo di provenienza locale, adatte alle attività di imboschimento nelle zone collinari e di pianura e lungo le sponde fluviali.
Al momento non sono state evidenziate le specie e la loro dislocazione, nonché l’aderenza alla destinazione finale perché è necessario un parere vincolante del comitato del Parco Regionale Fluviale del Trebbia istituito con la Legge Regionale (Emilia Romagna) del 4 Novembre 2009 e pubblicato nel Bolletttino Ufficiale n.186 – parte prima n.30, che ha avuto costituzione nel mese di Febbraio 2011.
Tale comitato ha tra le finalità istitutive: la conservazione delle biodiversità, la tutela e ricostituzione degli equilibri idraulici, la tutela e riqualificazione del paesaggio, il recupero di aree marginali e di ambienti degradati.
La messa a dimora delle specie vegetali verrà effettuata con differenti procedure anche in relazione al periodo. Verranno utilizzati semi, ghiande, talee e piante esclusivamente di provenienza nota tenendo presente i principi della biodiversità (ed all’erosione della biodiversità). Pertanto saranno privilegiati materiali di propagazione di origine locale sia in relazione alle caratteristiche della capacità di adattamento, della resistenza ai parassiti anche al fine di ridurre le interferenze con lo studio e il controllo riguardante il progetto.
Il monitoraggio riguardante lo sviluppo delle specie vegetali sarà seguito periodicamente al fine di descrivere la colonizzazione che interverrà sui suoli ricostituiti posizionati, questi rilievi periodici delle entità biologiche vegetali interesseranno il riconoscimento botanico di alghe, diatomeae, licheni, funghi ed eventuali briofite e cromofite che cresceranno sui lotti sperimentali.